Sabato 6 settembre 2025 si è svolta una giornata davvero speciale presso il Rifugio Matildico, dove sono stati liberati diversi ricci tornati finalmente in natura dopo un periodo di cure e riabilitazione. All’evento hanno partecipato numerosi volontari del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici), che con dedizione e passione si occupano quotidianamente di soccorrere, curare e restituire la libertà agli animali in difficoltà. Insieme a loro erano presenti anche gli adottanti a distanza di alcuni ricci, che hanno potuto assistere al momento emozionante in cui i piccoli ospiti hanno riassaporato l’erba, la terra e la libertà.
Con grande affetto e gratitudine, auguriamo a tutti questi animali una vita lunga, serena e sicura nel loro ambiente naturale, e ringraziamo chi ha reso possibile questo splendido gesto di rispetto verso la fauna selvatica.
Il riccio: un piccolo custode dei giardini
Il riccio europeo (Erinaceus europaeus) è un mammifero notturno conosciuto per il suo caratteristico corpo ricoperto di aculei, che utilizza come efficace difesa contro i predatori. È un animale solitario e riservato, che trascorre la maggior parte della giornata nascosto tra cespugli o mucchi di foglie, per poi uscire al crepuscolo in cerca di cibo. La sua dieta è molto varia e comprende insetti, lumache, vermi e frutta, rendendolo un prezioso alleato dell’ecosistema e dei giardini. In inverno va in letargo, abbassando drasticamente la temperatura corporea per sopravvivere ai mesi più freddi.
Purtroppo, il riccio è spesso vittima di incidenti stradali o dell’uso di pesticidi, ed è per questo che il lavoro dei CRAS e dei volontari assume un’importanza fondamentale per la sua salvaguardia.