Schede tecniche dei mammiferi autoctoni

CERVO

Nome scientifico: Cervus elaphus
Ordine:
Artiodattili
Famiglia:
Cervidi

Caratteri distintivi:
Lunghezza testa-radice della coda nel maschio 185-210 cm, nella femmina 150-180 cm, altezza alla spalla nel maschio 105-130 cm, nella femmina 90-110; coda 10-17 cm; peso nel maschio 100-180 kg; nella femmina 60-90 Kg. Corpo raccolto e robusto, testa alta sul collo vigoroso, di media grandezza e allungata in un muso quadrato alle estremità; occhi grandi e ovali, orecchie grandi. Maschi con palchi ramificati provvisti a maturità almeno di 5-5 cime per stanga. Arti slanciati e robusti coda relativamente corta e ricoperta di peli. Mantello estivo bruno rossiccio, mantello invernale grigio brunastro; “specchio anale” giallastro; i piccoli fino a 3 mesi hanno picchiettature bianche lungo i fianchi.

Habitat:
pianura, collina e montagna; in boschi ampi intercalati da prati e pascoli. Vive anche in zone paludose. 

Abitudini:
Visibile soprattutto intorno al crepuscolo, ma attivo tutto il giorno, con 3-6 distinti periodi di pascolo e ruminazione. Di udito, vista e olfatto finissimi; nonostante la mole, di movimenti agili e aggraziati.
Generalmente sedentario, si sposta tuttavia se disturbato, per ricercare cibo e per la riproduzione. Specie gregaria, forma branchi anche numerosi e separati secondo il sesso per buona parte dell’anno; femmine imparentate tra loro compongono gruppi matrilineari piuttosto stabili e duraturi ai quali si uniscono giovani e cerbiatti; i maschi adulti formano piccole bande abbastanza instabili. I due sessi si associano solo in autunno per il periodo degli amori, talvolta anche in inverno. Durante la stagione degli accoppiamenti i maschi dominanti difendono il loro “harem” di femmine annunciandosi con esibizioni comportamentali e vocali caratteristiche (bramito).
In primavera perdono i palchi; i nuovi trofei si sviluppano completamente e vengono puliti dal “velluto” alla fine dell’estate. Più strettamente erbivoro di altri ungulati, si nutre di erbe, gemme, fogliame, apici di conifere, frutta selvatica, ghiande e anche cortecce.
La femmina partorisce di solito un unico piccolo, in maggio-giugno, dopo 33 settimane di gestazione; il cerbiatto, pesante alla nascita 6-8 kg, è capace quasi subito di camminare: ciò nonostante nei primi 7-10 giorni resta immobile, accucciato e ben nascosto tra la vegetazione; viene allattato per almeno 6 mesi.
La maturità sessuale fisiologica è raggiunta a 16-28 mesi. A maturità sociale è raggiunta nella femmina intorno ai 3 anni, nel maschio intorno ai 5-6.
La durata massima della vita è di 17-20 anni, con declino fisico evidente a partire dai 14-16 anni. Il lupo è l’unico predatore del cervo adulto; i piccoli, in assenza della madre, sono attaccati da volpi, martore, gatti selvatici e aquile.

Status:
poco numeroso.

Distribuzione:
Europa; Africa nord-occidentale; asia Minore e Caucaso; Asia Centrale. America Settentrionale, dal Canada al Nuovo Messico, seppure in maniera molto discontinua. In Italia: distribuzione frammentaria, soprattutto nelle regioni alpine orientali e nell’Appennino settentrionale e centrale. Manca in: Liguria, Marche, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Presente in Sardegna.

Scheda tratta da RIFUGIANDO n°20 di Giugno 2021.
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