E’ stato soccorso dai volontari del CRAS l’8 agosto scorso questo esemplare di Occhione (Burhinus oedicnemus), uccello prettamente crepuscolare e notturno.
Il suo nome comune deriva proprio dalla sua grande abilità visiva che gli permette di volare anche di notte.
E’ una specie diffidente, maestra del mimetismo, la cui apertura alare può raggiungere i 45 cm circa.
Per la nidificazione predilige i larghi greti dei fiumi, specialmente nei periodi di secca.
Stanziale nell’Europa mediterranea, migratore nel resto dell’areale, scegliendo l’Europa meridionale e l’Africa per lo svernamento.

E’ arrivato, invece, ieri questo giovane esemplare di Falco pecchiaiuolo (Pernis apivorus), soccorso e accudito dai volontari del CRAS.
Il Falco pecchiaiolo occidentale è un uccello migratore che trascorre l’inverno a sud del Sahara e giunge in Europa a primavera per nidificare. Con un’apertura ala re di 125-143 cm può raggiungere un peso di 625-1050 grammi. Il corpo è massiccio e pesante, simile alla poiana. Il piumaggio è molto variabile. Il becco è breve, adunco, grigio o nero, con cera gialla (giovani) o nera (adulti). Le ali sono più lunghe e alla base più strette della poiana, con macchia scura all’articolazione carpale. La coda è di media lunghezza, più lunga e più sretta della poiana. Le zampe sono gialle, con unghie poco uncinate. Prevalentemente diurno, solitario o in coppia, vive nei boschi, soprattutto nei pressi di aree aperte. Si nutre soprattutto di insetti, anche se in inverno non disdegna piccoli rettili e anfibi, uova, piccoli uccelli e piccoli mammiferi.
Il volo è lento, battuto o planato, spesso circolare, sfruttando le correnti termiche ascensionali; raramente fa lo “spirito santo”.