Salvato mercoledì scorso 29 giugno dai volontari del Rifugio Matildico un airone guardabuoi (Babulcus ibis) finito in una vasca con dell’olio. Il pronto intervento dei volontari e le cure immediate hanno scongiurato il peggio per il malcapitato ardeide che si è ritrovato tra le mani di esperti e veterinari pronti ad aiutarlo.
Gli aironi guardabuoi sono presenti in Asia, Africa, Americhe e Europa meridionale. In Italia si concentra soprattutto al nord.
Con un’altezza di circa 25-30 cm è dotato di una livrea bianca, becco giallo e zampe grigie. Nella stagione della riproduzione, però, le sfumature del suo corpo mutano negli esemplari adulti che sfoggiano una livrea più colorata con piume arancioni sul vertice, sulla nuca e sul dorso. Anche becco e zampe virano di colore passando a un color carnicino. In inverno il piumaggio torna bianco.
Prediligono ambienti umidi, ma non disdegnano cacciare in campi arati e seminati, dove seguono la lavorazione del terreno da parte dei trattori per scovare il loro cibo preferito ossia anfibi, larve e insetti e anellidi. Gli aironi guardabuoi non disdegnano però neanche piccoli pesci e mammiferi, uccelli, rettili, crostacei, molluschi e aracnidi.
I gruppi sono composti da una decina di individui circa e la costruzione del nido da parte degli adulti avviene su salici arbustivi e piante di boschi umidi. Solitamente nidifica in garzaia, costruendo un nido a coppa poco profondi. Spesso i nidi sono posizionati sullo stesso albero arrivando a toccarsi e a formare vere e proprie colonie.